Progetto

Il progetto SILPI (“Sistema Identificazione Lapidei Per Immagini”) nasce con l’idea di sviluppare un sistema rapido ed economico in grado di identificare le diverse tipologie di materiali lapidei (rocce), determinando in modo semplice e immediato la loro provenienza.  Il sistema, basato sull’elaborazione di immagini, sarà sviluppato utilizzando rocce provenienti da diversi affioramenti calabresi e potrà essere uno strumento facilmente utilizzabile anche da operatori non geologi, come i restauratori, gli archeologi, gli architetti, gli ingeneri, i diagnosti e gli storici dell’arte; inoltre, gli studi condotti durante il progetto, serviranno a costruire un database composizionale, attualmente assente per la Regione Calabria, finalizzato alla risoluzione di problematiche di tipo archeometrico.

FASI DEL PROGETTO:

Il progetto è articolato nelle seguenti fasi:

1 Individuazione e campionamento di cave calabresi, alcune delle quali utilizzate in tempi storici per la realizzazione di manufatti di interesse storico-archeologico. Le cave individuate sono dislocate nel territorio calabrese e sono rappresentative delle cinque province (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia).

                                          Cave Calabresi oggetto di studio
Campionamento di alcune cave. a) Calcari Rosati Monte Stella (RC). b) Rosa di Gimigliano (CZ). c) Marmo bianco di Gimigliano (CZ). d) Mulino lo Iacono (VV).

2 Studio delle rocce (lito-tipi) campionate attraverso tecniche diagnostiche utilizzate comunemente dai geologi per la caratterizzazione dei materiali lapidei [Microscopia ottica a luce polarizzata (OM), Diffrattometria a raggi X su polveri (XRPD) e Spettrometria di Fluorescenza a Raggi X (XRF)] e classificazione geologica dei lito-tipi mediante specifici diagrammi.

Strumentazioni diagnostiche, presenti nei Laboratori del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DiBEST) dell’Università della Calabria, utilizzate per la caratterizzazione delle rocce. a) Microscopio ottico a luce polarizzata. b) Diffrattometro a raggi X. c) Spettrometro di fluorescenza a raggi X.

Acquisizione delle immagini dei lito-tipi campionati utilizzando diversi strumenti.

Elaborazione delle immagini mediante tecniche di image processing e messa a punto di un algoritmo di riconoscimento.

Esempi di alcune immagini macroscopiche di rocce campionate in Calabria (d: 5×5 cm). a) Rosa di Gimigliano. b) Calcare rosato di Monte Stella. c) Granito silano.
Immagine di Granito silano in sezione sottile acquisita in luce polarizzata (d: 2.3×4 cm).